Immaginate di passeggiare per le strade di Taiwan, magari un po’ distratti pensando ai vostri problemi quotidiani o guardando il cellulare per capire dove dovete andare... quando improvvisamente trasalite: c’ è un falò in mezzo alla strada! Una signora sta gettando pezzi di carta gialla nelle fiamme di un braciere, incurante del fumo, della cenere e dell’acre odore che disturba i passanti... cosa sta succedendo?
Se siete dei veterani a Taiwan, sapete che la vecchina sta bruciando… dei soldi.
Non si tratta in realtà di veri dollari taiwanesi, ma di “soldi di carta” (紙錢 zhǐqián) moneta simbolica destinata alle anime dell’aldilà.
Qui è necessario fare una premessa su cosa intendono i taiwanesi per “aldilà”. Il mondo dei morti è un mondo identico al nostro, dove i defunti hanno bisogni materiali come i nostri: hanno bisogno di cibo, di acqua e naturalmente di soldi, per comprare quello che gli serve.
Le anime dei morti si possono dividere in tre categorie. La prima è quella degli antenati (祖先 zǔxiān), gli spiriti dei progenitori e protettori della famiglia. È compito dei discendenti di preparare offerte in loro onore per ringraziarli e ottenerne i favori, provvedendo allo stesso tempo al loro “benessere” nel mondo dei morti. La seconda categoria è rappresentata dai fantasmi solitari (孤魂野鬼 gūhún yě guǐ) ossia le anime dei defunti che non hanno nessun discendente, nessun parente che possa provvedere alla loro vita nell'aldilà. Questi fantasmi senza casa, vagabondi, sono particolarmente temuti perché si crede portino sfortuna e disgrazie. Presentare loro delle offerte significa quindi evitare che la propria casa, il proprio negozio o addirittura la propria persona riceva la malsana influenza di questi spiriti. L’ultima categoria è costituita dai fantasmi affamati (èguǐ 饿鬼) coloro che, per punizione dei crimini da loro compiuti in vita, sono costretti a patire una fame eterna nell’aldilà. Incarnando lo spirito misericordioso buddhista, i taiwanesi preparano delle offerte anche per loro, in modo da alleviare le loro sofferenze.
Doni per queste tre tipologie di defunti vengono preparati in specifici periodi dell’anno: il primo e il quindicesimo giorno del calendario lunare e durante le feste tradizionali, in particolar modo il capodanno cinese (i primi 15 giorni del primo mese del calendario lunare) e soprattutto il mese dei fantasmi (il settimo mese del calendario lunare). Le offerte sono principalmente di tre tipi: cibo, incenso e soldi di carta.
Da una parte, i taiwanesi onorano i loro antenati nelle proprie case preparando su un altare il cibo e le bevande loro gradite, bruciando accanto alla tavoletta che reca il nome degli antenati qualche stecca di incenso per invitarli al banchetto.
Dall’altra, per i fantasmi solitari e i fantasmi affamati vengono allestiti piccoli tavoli con cibo e incenso all’aperto, spesso davanti ad esercizi commerciali che hanno tutto l’interesse di rabbonire questi spiriti nefasti. In ogni caso, tra le offerte sono anche presenti plichi di spessa carta di riso o bambù di colore giallo, spesso decorata con motivi o scritte buddhiste. Questi sono i soldi di carta, la valuta del mondo dei morti. Per “inviare” questi soldi alle anime dei defunti, i taiwanesi accendono un braciere sul ciglio della strada (o talvolta sul proprio terrazzo) e poi li gettano nel fuoco. Questi semplici foglietti di carta gialla, una volta cenere, diventano il mezzo di sostentamento per gli spiriti dell’aldilà. Data la mole di soldi di carta bruciati per i defunti, è giusto chiedersi se essi possano addirittura essere più ricchi dei vivi!
I soldi di carta non costituiscono però un’offerta esclusiva alle anime estinte. Se visitate un qualsiasi tempio a Taiwan, noterete gli stessi foglietti gialli posti sugli altari di divinità taoiste o buddhiste, oppure bruciati nelle piccole fornaci di proprietà del tempio. Si usa quindi destinare del “denaro” anche alle divinità più disparate, non perché ne abbiano effettivo bisogno, quanto piuttosto per ingraziarsene i favori.
I soldi di carta vengono acquistati solitamente nei templi o nei negozi di articoli religiosi. Talvolta i taiwanesi amano piegarli in origami elaborati, come fiori di loto, barche o draghi. È quasi un peccato sapere che queste opere d’arte finiranno in fumo!
Voi ora direte, tutto molto bello e interessante, ma non è pericoloso accendere falò in mezzo alla strada? Certamente, difatti il governo taiwanese ha fatto alcune leggi per limitarne l’utilizzo... ma non vengono mai applicate. La forza della tradizione è ancora troppo forte, e nessuno ha la volontà di scontentare né i vivi né i morti.