Il cinema di Taiwan è strettamente legato alla sua storia e alla sua cultura, nonché alla personalità di grandi registi come Hou Hsiao Hsien, Edward Yang, Ang Lee, Wei Tesheng e molti altri.
Con questa rubrica vogliamo consigliarvi alcuni film taiwanesi, molti dei quali hanno vinto numerosi premi al festival del cinema di Taiwan (il Golden Horse Film Festival). Dato che la maggioranza di essi non hanno un titolo italiano ufficiale, abbiamo riportando inizialmente il titolo in inglese e sotto la traduzione italiana.
#1 A City of Sadness (1989)
Titolo italiano: Città dolente
Titolo originale: Bēiqíng chéngshì 悲情城市
Regista: Hou Hsiao-hsien 侯孝贤
Genere: drammatico, storico
Riconoscimenti: Leone d'oro alla mostra cinematografica di Venezia (1989); due premi al Golden Horse Film Festival (1989); 117° posto tra i migliori film mai realizzati secondo il British Institute
Trama: Il film racconta le vicende dei Lin, famiglia residente nella piccola città di Jiufen vicino Taipei, tra l'agosto 1945 e il dicembre 1949. Dopo la sconfitta giapponese nella seconda guerra mondiale, l'isola di Taiwan viene restituita alla Repubblica di Cina. Nel frattempo sul continente cinese scoppia la guerra civile tra le truppe comuniste e il governo nazionalista, che si conclude con la sconfitta di quest'ultimo e con la conseguente fuga a Taiwan del presidente Chiang Kai-shek e dei suoi sostenitori. Questi anni sono caratterizzati da una massiccia emigrazione di cinesi a Taiwan, e lo scontro tra i "vecchi" e i "nuovi" occupanti dell'isola portò all'incidente del 28 febbraio nel 1947, alla dura repressione nazionalista sulla popolazione locale (il cosiddetto terrore bianco) e all'instaurazione della legge marziale. In mezzo a tutti questi sconvolgimenti, la vita dei quattro fratelli della famiglia Lin verrà irrimediabilmente segnata.
Perché vederlo: Il regista Hou Hsiao-Hsien giunse a Taiwan assieme all'immigrazione cinese del 1947, quindi visse in prima persona lo scontro tra i nuovi arrivati e i vecchi abitanti dell'isola. Decide però di raccontare quegli anni da un punto di vista intimo, quello dei componenti della famiglia Lin. Con inquadrature fisse, poetiche malgrado drammaticità dei fatti, il regista racconta la perdita dell'innocenza dei protagonisti davanti alle ferite provocate dai regimi di allora. Grazie alla magistrale regia di Hou Hsiao Hsien, il film diventò il primo film taiwanese a godere del riconoscimento internazionale. Guardandolo oggi, la liricità della regia e della fotografia lo rendono ancora estremamente valido.
Trailer ufficiale
Un approfondimento sul regista Hou Hsiao-Hsien
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