Il cinema di Taiwan è strettamente legato alla sua storia e alla sua cultura, nonché alla personalità di grandi registi come Hou Hsiao Hsien, Edward Yang, Ang Lee, Wei Tesheng e molti altri.
Con questa rubrica vogliamo consigliarvi alcuni film taiwanesi, molti dei quali hanno vinto numerosi premi al festival del cinema di Taiwan (il Golden Horse Film Festival). Dato che la maggioranza di essi non hanno un titolo italiano ufficiale, abbiamo riportato inizialmente il titolo in inglese e sotto la traduzione italiana.
#4 Cape No. 7 (2008)
Traduzione italiana del titolo: Capo numero 7
Titolo originale: Hǎijiǎo Qī Hào 海角七號
Regista: Wei Te-sheng 魏德聖
Genere: romantico, musicale
Riconoscimenti: primo tra i film locali per maggior numero di incassi a Taiwan; 6 premi al Golden Horse Film Festival (2008)
Trama: Il giovane cantante esordiente Aga, dopo una deludente esperienza a Taipei torna alla città natale di Hengchun. Suo padre rimedia per lui un posto come postino, così il ragazzo si ritrova tra le mani un pacco di lettere dall'interessante storia. Esse furono scritte negli anni '40 da un insegnante giapponese alla sua innamorata di Taiwan, che egli era stato costretto a lasciare a causa del ritiro dell'occupazione giapponese dall'isola. 60 anni dopo la figlia dell'uomo ha spedito queste lettere alla loro originaria destinataria che abitava al "Capo n. 7", ma essendo questo un indirizzo sconosciuto, il recapito non è stato possibile.
Nel frattempo un resort hotel vicino Hengchun invita una star giapponese per un concerto in spiaggia, e il padre di Aga, membro del consiglio cittadino, ottiene che la band di apertura sia composta da persone locali. A Tomoko, una modella giapponese in grado di parlare il cinese, viene assegnato il compito di assemblare questo gruppo rock improvvisato, composto da Aga e da altri 6 improbabili membri. Dopo un periodo di contrasti, Aga e Tomoko inaspettatamente si avvicinano, e anche lei comincia a interessarsi a quelle lettere provenienti dal Giappone...
Perché vederlo: Questo film è stato capace di concentrare molteplici aspetti della cultura taiwanese in una storia leggera, romantica e divertente. Il film ebbe un enorme successo in patria, forse perché restituisce con amore la realtà di una località rurale del sud, forse perché è facile identificarsi con i personaggi della storia. Troviamo taiwanesi e giapponesi, aborigeni e hakka, cristiani e animisti, romantici e cinici, anziani tradizionalisti, giovani ambiziosi, uomini di mezza età che cercano di contrastare la fuga dei giovani dalla loro città di periferia. Le lettere dell'insegnante giapponese sono il filo conduttore all'interno della storia, un monito a vivere una vita senza rimpianti.
La musica è il punto forte di questo film: canzoni moderne si alternano a canzoni tradizionali, ed entrambe si fondono nel concerto finale per portare un omaggio alla musica taiwanese. Da notare anche la mescolanza di diverse lingue: il cinese mandarino, il taiwanese, il giapponese e la lingua aborigena Rukai: tutti idiomi che fanno parte dell'identità culturale dell'isola.
Trailer ufficiale
Scena finale del concerto sottotitolata in italiano
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